CTO Daily Award… 27 novembre 2013

daily

Nella notte in cui due delle squadre più in forma della Lega subiscono una battuta di arresto, premiamo l’eroe di una di queste due gare; per la precisione, ci riferiamo alla gara che ha visto trionfare Phoenix su Portland (tra OKC e San Antonio, il risultato è meno clamoroso).
E quindi il vincitore del CTO Daily è:

Goran Dragic 31 Pts, 5 Reb, 10 Ast, 1 Blk

Honorable Mentions:
N. Vucevic 21 Pts, 16 Reb, 5 Ast, 1 Stl, 3 Blk
L. James 28 Pts, 8 Reb, 8 Ast, 3 Stl
L. Deng 27 Pts, 6 Reb, 5 Ast, 2 Stl, 1 Blk

Accadde ieri… 10 novembre 2013

soliti pensieri mattutini

  • se passate per New York potreste imbattervi in alcuni individui sui quali stanno passando la vernice colorata per la segnaletica stradale… trattasi dei Knicks a seguito dell’asfaltata di ieri notte subita da parte degli Spurs… partita in ghiaccio dopo 5 minuti con punte anche di -37 sul finire di gara…
  • Kevin Durant recita il solito ruolo di eroe della patria nella vittoria all’OT contro i convincenti Wizard… interessante lo scambio di opinioni da salotto ottocentesco andato in scena tra Westbrook e Nenè
  • i Wolves interrompono a 22 la striscia di sconfitte consecutive contro i Lakers (fino a ieri la più lunga tra due squadre) e si impongono con un filino di gas in un amen per poi arrotondare il tabellino fino al termine della gara
  • altra prestazioni promettente dei sottovalutatissimi Suns (anche da noi, per carità)… giovani, nessuna Vera star, ma tanta energia… bellini a vedersi

Scambio Okafor-Gortat

Interessante movimento di mercato a poche ora dal l’avvio della stagione regolare.

Phoenix continua nel suo progetto di ricostruzione privandosi di Gortat (più Lee, Brown e Marshall) dando così modo al rookie Alex Len di fare tutta l’esperienza di cui avrà bisogno.

In cambio del pacchetto destinato a Washington arriverà in Arizona il centro Emeka Okafor con relativo contrattone in scadenza (assieme ad una prima scelta al prossimo draft).

Sicuramente per i Wizards è una mossa ingegnosa sia per poter far giocare Nene Hilario nel suo ruolo naturale di ala forte, sia per essere operativi sin da subito sotto le plance visto che Okafor era al momento infortunato.

Preview: Phoenix Suns

La stella: ???

La novità: Eric Bladsoe

Il giovane: Alex Len

Se c’è un posto al sole, non è quello dei “Soli”.
I Suns sono una di quelle squadre che sul petto hanno stampato a caratteri cubitali la scritta “Ricostruiamo”.
Non ci sono giocatori considerabili tra i top-50 (forse anche 70, stando al ranking di ESPN) e le uniche punte di diamante possono essere i due (!!!) playmaker titolari: Dragic, reduce da un europeo eccellente e l’energico Bladsoe, libero finalmente (???) di giocare come starter senza avere davanti CP3 come accadeva nei Clippers.
Dal draft è arrivato il big-man bianco Len di cui si parla molto bene, ma che dobbiamo vedere in azione per poter capire di che pasta sia fatto; il resto bene o male è sempre quello: i gemelli Marshall e Gortat sotto canestro.

Previsione: facciamo 25 vittorie stando larghi?

Buon compleanno a… Charles Barkley

A poca distanza dal più grande di sempre, oggi celebriamo un altro compleanno altrettanto celebre, sua potenza “Sir” Charles Barkley.

barkley

Dopo aver frequentato il college ad Auburn, Barkley venne scelto nel magnifico draft del 1984 (Jordan, Olajuwon e Stockton per fare qualche esempio) con la chiamata numero 5 da parte dei Philadelphia 76ers.

Nel corso del tempo, prima per la cessione di Moses Malone nella stagione 86-87 e poi per il ritiro del Dr J, “Chuck” divenne l’uomo franchigia di Philadelphia e sebbene il suo rendimento individuale fosse sempre stellare, non si poteva dire altrettanto dei risultati di squadra.
Nella sua ultima stagione nella città dell’amore fraterno, decise di indossare la maglia numero 32 (accantonando il suo proverbiale 34) in onore di Magic al quale era appena stato diagnosticato l’HIV.

Nell’estate del 1992 Barkley venne ceduto ai Phoenix Suns con i quali fece subito registrare il miglior bilancio della Lega (62-20) in una stagione da MVP che li condusse fino alle Finals in cui dovettero inchinarsi solo ai Bulls del terzo titolo dell’era Jordan. Questa prima annata con i Suns fu anche di fatto il punto più alto della carriera del nostro festeggiato che dopo qualche altro anno in Arizona si trasferì in Texas, per la precisione a Houston, dove cone Olajuwon e Drexler sperava di poter fare un’ultima corsa verso un titolo che avrebbe ampiamente meritato.

Purtroppo per lui, la schiena che storicamente gli ha sempre dato problemi, gli concesse di giocare solo 152 gare in 4 stagioni (sulle 328 disponibili) nella sua permanenza ai Rockets, facendo così tramontare i sogni per il tanto sospirato anello.

Chiude la carriera con cifre straordinarie se si pensa che, pur giocando da 4, non ha mai raggiunto i 2 metri di alteza (6’6″) nonostante fosse sempre listato come 2,05m abbondanti (ah, le misurazioni americane… che bellezza, n.d.r.): 22,1 punti e 11,7(!!!) rimbalzi a partita con il 54%(!!!) al tiro.

Detto anche “The Round Mound of Rebound” dominava il campo e i tabelloni con la sua straordinaria combinazione di velocità e potenza che spesso sfociava in atteggiamenti che potremmo bonariamente definire “guasconi” nei confronti di arbitri e avversari: insomma non un vero role-model.

Può comunque vantare due ori olimpici (Dream Team del 92 e Atlanta 96) come parziale sostituti del titolo NBA mai arrivato.

Accadde ieri… 16 novembre 2012

Knicks-Grizzlies: sfida tra 2 delle formazioni più calde del momento… Non pubblicheremo il risultato per evitare che qualcuno si rovini la replica su SKY per ora di pranzo… Spero che apprezzerete il gesto…

Suns-Lakers: il caso vuole che il Baffo debba affrontare la squadra che lo ha fatto diventare IL Baffo per eccellenza… I Lakers vincono e tutti siamo felici, ma non perchè tifiamo per L.A., semplicemente perchè adesso ci sarà un’altra storia da raccontare… Showtime 2.0 in arrivo? Staremo a vedere…. Simpatico D’antoni a proposito di Howard in merito alla difesa: “speriamo che possa riportare la D nel mio cognome”.

Rockets-Blazers: partita che ha bisogno di un overtime per decretare il vincitore… La spuntano i Blazers guidati da Batum-Aldridge-Lillard che combinano le forze per 91 punti totali… a Houston non basta una Barba flirtante col 30ello… altra solidissima prestazione di Asik… A nostro parere in questa gara si sono visti 3 candidati per il premio di giocatore più migliorato… Forse addirittura il podio al completo…

Thunder-Hornets: altra W convincente per i Thunder che hanno la meglio del Sopracciglione… Bene Durant (27 con pochi tiri) ma soprattutto Kevin “WannaBe Barba” Martin anche lui con 27 uscendo dalla panca… Raffaello ancora in doppia cifra con gli assist… che bella OKC: c’è sempre qualcosa degno di nota!

Accadde ieri… 14 novembre 2012

Pistons-Sixers: dopo 8 sconfitte arriva la prima vittoria per Detroit, per giunta convincente, che ne rifila 18 a Phila… uno dei nostri prediletti, il buon Greg Monroe, tira fuori una gara maiuscola da 19+18+6… Sorprendente lo stop dei Sixers, autori di buone prestazioni nelle ultime uscite… sarà forse per “merito” del rientro di Kwame Brown?

Jazz-Celtics: gara strana… vinta da Boston con Rondo e Garnett decisamente sottotono, ma che trova buone cose oltre che dal solito Pierce, anche da Barbosa e finalmente (lasciatecelo dire) da Green… peccato non ci sia un White in roster: sarebbe stato molto bello avere la coppia White-Green per onorare i colori sociali… in quel dello Utah a nostro parere stanno proseguendo le prove del progetto “liberate il Kraken” per dare sfogo al potenziale di Favors (stanotte 14 liberi tentati in 26 minuti).

Hornets-Rockets: la Barba ne segna 30 e i Rockets portano a casa la quarta W stagionale tornando sul 50% di vittorie… sempre benone Asik e Parsons che combinano le cifre per un ottimo 28 punti e 22 rimbalzi… non brilla Lin e nemmeno il Sopracciglione che incide solo alla voce stoppate (3) più che per le altre voci statistiche.

Grizzlies-Thunder: che bella sfida tra due delle nostre preferite ad Ovest… il 36-15 del secondo quarto in favore di Memphis è stato il parziale che ha segnato la gara dando un discreto segnale di forza soprattutto per quanto riguarda le seconde linee… La prima vera gara sui suoi standard non basta a Durant (34+10+5) per avere la meglio su Memphis guidata da un ottimo Rudy Gay (28+6+5) e dal soliDissimo&soliTissimo Z-Bo con l’ennesima doppia doppia abbondante.

Bulls-Suns: vittoria dopo un OT per Chicago, segno che Phoenix può dire la sua i Soli girano dalla parte giusta… Peccato non aver visto in TV il duello diretto tra Boozer e Scola: stesso ruolo ma interpretazioni diametralmente opposte per uno score del tutto similare… Beli poco incisivo: in 15 minuti infila una tripla e raccatta qualche rimbalzo… serve sgomitare.

Heat-Clippers: Mamma ho perso Wade! Altra serata anonima per Flash che insieme a Bosh (che si salva solo a rimbalzo) non riesce a dar man forte ad LBJ sempre sui suoi standard (30+5+7)… nei Clippers benone come al solito tutta la troupe del circo volante guidata da CP3… Più che l’ottima prestazione di Griffin, continua a risaltare l’impatto dalla panca di Crawford: 22 punti in 24 minuti… chi altro ce li ha nell’NBA? forse JR Smith per New York… noi ci segnamo tutto!

Accadde ieri… 12 novembre 2012

Raptors-Jazz: dopo 3 supplementari, la spuntano i Jazz con un 15-8 nell’ultimo parziale… vedendo i 133 punti di Toronto, da veri patrioti speravamo in un 40ello del Mago che invece ne ha messi meno della metà fermandosi a quota 19 ai quali ha aggiunto 8 rimbalzi… La parte del leone (sempre tra gli sconfitti) la interpreta DeRozan che gioca 60 minuti dei 63 totali candidandosi così di diritto per la maratona olimpica di Rio 2016… nei Jazz 58 punti e 26 rimbalzi per la coppia Millsap-Jefferson, decisamente scomodi per chiunque specie per Toronto che della solidità difensiva sotto canestro non ne fa un vero vanto.

Thunder-Pistons: altro spint vincente per OKC che ribalta la gara contro Detroit guidata come al solito dal dynamic-duo Durant-Westbrook… finchè vincono tutto ok, ma ci si chiede se i Thunder siano gli stessi dell’anno scorso… Cartomante cercasi.

Celtics-Bulls: sfida ai presunti vertici dell’Est che vede Boston spuntarla nonostante il tentativo di rimonta Bulls nel finale… Rondo flirta con la tripla doppia mancandola per un rimbalzo e per la seconda gara di fila il Jet decolla subito senza subire il ritardo della panchina… Belinelli gioca una 20ina di minuti scarsi senza incidere più di tanto(5+2+1 che tra l’altro fa 8, suo numero di maglia!) ma se non altro insieme a Gibson fa parte della rotazione vera.

Heat-Rockets: si vede che per la Barba(22 finali) non c’è speranza contro LBJ e soci… pur cambiando squadra, il risultato non varia… parlando seriamente, complimenti a Houston per esserci andata vicino, segno che il progetto può funzionare… Parsons si sta confermando su buonissimi livelli così come Patterson… dei nuovi arrivati ancora benone Asik (19+14)… per Miami un LBJ da 38 punti, 10 rimbalzi e 6 assist timbra il cartellino e mette in saccoccia un’altra W contribuendo agli 81 punti del terzetto delle meraviglie

Nuggets-Suns: Nuggets di nuovo sul 50% di vittorie a fronte della sconfitta da parte di Phoenix… la profondità del roster di Denver non sta ancora pagando come dovrebbe o forse trova pan per i suo denti coi Suns che mandano 7 uomini in doppia cifra per punti guidati dal metronomo Dragic… per il Gallo 15 finali ancora male al tiro, ma se non altro siamo saliti al 31% complessivo… sono segnali.

Test d’Ingresso: Pacific Division

Warriors: tutto ruota intorno a Bogut: se torna ai suoi livelli possiamo anche scrivere qualche riga, viceversa ci inventeremo qualcosa per addolcire un po’ la pillola… essendo un blog serio però cercheremo di mettere in evidenza anche il resto… David Lee, Stephan Curry, Clay Thompson e Carl Landry sono sicuramente un buon nucleo e piuttosto giovane per giunta MA non c’è peso sotto i tabelloni e di solito tutto questo si traduce in una bella fatica… per cui ci riallacciamo al punto di partenza.

Clippers: per ora a L.A. comandano loro… la LobCity Company diverte e cosa più importante vince… Caron Butler non sarà spettacolare come gli altri saltatori però è uno duro per davvero, cosa che gli altri gazzelloni devono ancora dimostrare visto che le facce da duri dopo le schiacciate contanto poco, quantomeno a Maggio-Giugno… Jamal Crawford dalla panca è un lusso che in pochi si possono permettere e ha già fatto sentire la sua importanza… ciliegina sulla torta la presenza in roster di due Signori del basket come Grant Hill e Billups per ora fermi ai box.

Lakers: Aprtiti cielo… in questi giorni sta succedendo di tutto a partire dal cambio al timone della L.A. Boat… in attesa di Jax o al limite del Baffo gli euilibri sono ovviamente labili all’interno dello spogliatoio della Panini… Sì della Panini, perchè una collezione di giocatori con quei nomi è davvero da album delle figurine… Destinati al successo per forza nonostante l’avvio stentato, dovrebbe essere solo questione di tempo… Sarebbe stupendo vedere un Bryant da 20 punti di media con 15 tiri per lasciare la gestione del ritmo a Nash con possibilità di armare il violino Catalano o D12 from Krypton.

Suns: l’addio di Nash era pressochè inevitabile e annunciato da tempo ma fortunatamente in quel di Phoenix sono caduti in piedi con Dragic… il bello è che intorno si ritrova discreti attaccanti che della palla ne fanno un buon uso più o meno tutti: lo ScolaBus è sempre pronto per portare (appunto) a scuola quasi chiunque in post basso, Gortat concretizza più o meno tutto, poi c’è il farfallone Beasley che potrebbe finalmente maturare diventando un solido realizzatore da 15-18 a gara visto che la fede nello superstar-esimo non è più radicata come ai tempi di Kansas State… Per la gente di Phoenix però è in arrivo una bella dose di anonimato per diversi anni a venire a meno di avvenimenti incredibili, e la presenza ai playoff potrebbe essere accolta come manna dal cielo.

Kings: vista l’età media sarebbe più giusto parlare di Principi piuttosto che di Re… Squadra per certi versi intrigante visto che di talento non me maca… ci sono almeno 5-6 giocatori che potrebbero apparire nella top10 ogni sera… ma la gioventù ha pure il risvolto della medaglia che si paga soprattutto nelle gare punto a punto… se non ci fossero mosse di mercato negli anni a venire per nessuna squadra NBA, probabilmente fra qualche anno potremmo vedere i Kings lottare per qualcosa di diverso che il raggiungimento dei 100 punti per offrire un hot dog a tutti i tifosi… fino ad allora ci gusteremo il nostro beniamino Cousins e compagnia cantante sperando in un back to the past di Tyreke Evans che fino a  2 stagioni fa era addirittura paragonato a Jordan, Robertson e LBJ per la sua annata da rookie chiusa con 20+5+5  .