Accadde ieri… 4 novembre 2013

Wolves@Cavs: nonostante il 31-17 nel quarto periodo, la rimonta di Minnesota si spegne sul ferro colpito da Kevin Love negli ultimi istanti di gara… Anthony Bennett ancora a secco dal campo (0/3 anche stanotte)

Warriors@Sixers: prima sconfitta per Phila che viene sepolta già a metà gara (66-42)… super Iguodala, ex di turno, che ben figura con 32 punti

Celtics@Grizzlies: quarta sconfitta di fila per Boston… specchio della situazione dei Celtics sono Wallace (10 milioni a stagione) che in 29 minuti chiude con 0/0 dal campo e Humphries (12 milioni) DNP.

Rockets@Clippers: punteggi altissimi (137-118) in una sfida prevedibilmente pirotecnica che vede la prima sconfitta stagionale dei Rockets apparsi nel complesso molto opachi rispetto a quanto siamo abituati, specialmente nel quintetto… per L.A.  26 punti e 17 assist per CP3

Accadde ieri… 2 novembre

8 partite NBA nella notte e questi sono i nostri pensieri volanti:

  • Anthony Bennett, prima scelta assoluta dei Cavs, in 3 gare deve ancora segnare un canestro dal campo (0/12)
  • con una rimonta da 20 punti i Sixers, guidati dal rookie Carter-Williams (26 punti, 10 assist e 3 recuperi), battono i Bulls di un opaco Rose (8 perse) e raggiungono quota 3 vittorie
  • prima vittoria per i Pelicans trascinati da Anthony Davis che per un solo assist non entra nel famigerato club del 5×5 (5 punti,rimbalzi,assist,stoppate,recuperi)
  • anche stanotte Dallas si conferma squadra dal centello facile anche contro squadre conosciute (almeno l’anno scorso) per la loro difesa come i Grzzlies
  • tolto il lampo di Chandler Parsons, Houston si impone sui Jazz senza nessun acuto dei Big, ma raggiunge comunque il 3-0 stagionale
  • il rientro di Duncan (24 con 7 rimbalzi) non basta a San Antonio per sbancare il campo dei Trail Blazers, trascinati dal trio Aldridge-Lillard-Matthews

CTO Daily Award… 30 ottobre 2013

Alla seconda puntata della rubrica siamo già in difficoltà viste le notevoli prestazioni di diversi giocatori.

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Non ce ne voglia nessuno (sappiamo che dopo Twitter, CTO è il secondo dominio Web più seguito dagli atleti NBA), ma noi oggi diamo spazio ai giovani e il premio va a:

Michael Carter-Williams: 22 Pts, 7 Reb, 12 Ast, 9 Stl nella sua gara di esordio, per giunta contro i bi-campioni NBA di Miami.

Honorable Mentions:
D. Howard 17 Pts, 26 Reb, 2 Ast, 2 Blk
K. Love 31 Pts, 17 Reb, 4 Ast
K. Durant 42 Pts, 6 Reb, 1 Ast, 3 St
K. Thompson 38 Pts, 3 Reb, 1 Ast

Accadde ieri… 30 ottobre 2013

Prima notte ricchissima per la stagione NBA… pensieri a raffica:

  • Miami perde contro Philadelphia guidata da Michael Carter-Williams che a momenti chiude in quadrupla doppia la sua prima gara da rookie, settando pure il record NBA per rubate in gara di esordio (9)
  • New York la spunta sui Bucks anche avendo dilapidato 25 punti di vantaggio… quintetto un filo basso con Felton, Progioni, Shumpert, Melo e Chandler… Mago abbastanza incolore con 6 punti (3/9) in soli 17 minuti
  • Durant ne segna 42 alla prima allacciata di scarpre con 24 viaggi in lunetta
  • Howard alla prima mette a referto 26 rimbalzi con 17 punti… attenzione a Houston!
  • Kevin Love segna la tripla che porta i Wolves all’OT dove poi riescono a prevalere sui Magic… nel dubbio scrive 31+17
  • Datome gioca 18 secondi e ovviamente il suo tabellino è un ripetersi di 0… sigh
  • Pur predendo Duncan per infortunio, gli Spurs vincono sui Grizzlies: 5 punti e 4 rimbalzi per Beli in 19 minuti
  • Sorpresa (?) per i “vecchi” Nets sconfitti dai “giovani” Cavs: Bennett, prima scelta dell’ultimo draft, chiude con 0/5 al tiro… mah!
  • Klay Thompson vince una bambola a forma di Kobe Bryant avendo segnato 38 punti in 31 minuti con soli 19 tiri per aver affondato da solo i Lakers

Preview: Philadelphia 76ers

La stella: Evan Turner?

La novita: niente Jrue Holiday

Il giovane: Nerlens Noel e Michael Carte-Williams

Esiste qualcosa più dell’anno zero? Se la risposta è sì, sicuramente si paleserà a Philadelphia. Nell’estate del 2012 era partito Iguodala nello scambio che aveva portato Andrew Bynum nella città dell’amore fraterno salvo poi stare fuori tutta la scorsa stagione e poi firmare con i Cavs. Se non altro, era uscito alla ribalta Jrue Holiday, convocato anche per il suo primo All-Star Game; bene, partito anche lui in direzione New Orleans.
Quindi? Ci si attende la conferma di Evan Turner (13,3 punti, 4,3 assist e 6,3 rimbalzi di media) e il solito contributo energico di Thaddeus Young (14,8 punti e 7,5 rimbalzi) con la speranza che la linea verde porti i suoi frutti.
Certo, perchè “potenzialmente” potrebbero essere arrivati a Phila playmaker e centro del futuro, rispettivamente Carte-Williams e Noel. Il primo, scelto con la chiamata #11 è un PG alto 2 metri che ricorda vagamente il primo Shaun Livingston; il secondo è il grande enigma dell’ultimo draft visto che era dato come possibile prima scelta assoluta, salvo poi finire “solo” alla chiamata #6 per via dell’infortunio subito a metà della sua unica stagione universitaria con la maglia di Kentucky.

Previsione: cantiere apertissimo che fa sembrare il 34-48 della passata stagione addirittura utopico… 25-30 vittorie?

Accadde ieri… 11 marzo 2013

Nets-Sixers: nonostante la super prestazione di Williams (27 e 13 assist), Phila riesce ad avere la meglio su Brooklyn grazie ad un ottimo Hawes autore di 24 punti, 10 rimbalzi e 7 assist, ben supportato dalla regia del solito Holiday (15 e 11 assist).

Thunder-Spurs: anche senza Parker, San Antonio riesce a dar del filo da torcere a tutti, ma propio a tutti, Thunder compresi… pur concedendo il solito 50ello combinato a Durant (26) e Westbrook (25), gli Spurs si impongono con una rimonta cominciata nel secondo quarto dopo il 32-22 della prima frazione… per i texani in grande spolvero il brasiliano Splitter che chiude con 21 punti (9/11) e 10 rimbalzi.

Pistons-Jazz: vittoria cruciale da parte di Utah per mantenere vive le speranze playoff… per i “mormoni” va tenuto d’occhio Enes Kanter che ultimamente sta fornendo prestazioni di ottimo livello pur giocando un numero di minuti contenuto: 14 punti e 7 rimbalzi in 23 minuti nelle ultime 5 gare.

Nuggets-Suns: successo maturato nell’ultima frazione per Denver che si porta sul 43-22 di bilancio e continua a sperare nel quarto posto della Western… Gallo particolarmente in ombra, chiude con soli 5 punti frutto di un anonimo 1/8 al tiro… pur contando poco, interessante apporto dalla panchina di Hamed Haddadi: per l’iraniano arrivato a Phoenix nel recente mercato, 13 punti, 8 rimbalzi e 2 stoppate in appena 19 minuti.

Knicks-Warriors: 27,4% e 18,5%; queste le percentuali complessive e da 3 punti da parte di NY che si ferma a quota 63 punti, peggior prestazione stagionale… nonostante il rientro di Melo (14 e 10 rimbalzi con 4/15 al tiro), i Knicks segnano solo 40 punti negli ultimi tre quarti e chiudono giustamente con un sonoro -29 finale… per i padroni di casa, ancora molto bene il terzetto Lee (21+10+8), Curry (26) , Thompson (23) che si conferma uno dei più prolifici del campionato.

Bynum e un rientro non a breve termine

Dopo il primo allenamento a fronte dello stop forzato a causa di un problema al ginocchio, Andrew Bynum sembra molto lantano da un rientro in campo.

Queste le dichiarazioni di coach Collins:

“He looked like a guy who hadn’t played in nine months. I don’t think any bells and whistles should be sent off that he’s close to playing.”

Nonostante Bynum avesse assicurato che sarebbe tornato entro la fine della stagione, il coach dei Sixers conclude amaramente:

“It’s amazing seeing him standing out there; he distorted the whole practice. You get visions of what might’ve been … He’s said that he’s going to play, but this season is slipping away. We’ve got 24 games after (this weekend). We’re eight (games) under .500, and we’ve got to play the Miami Heat four times.”

Davvero un peccato visto che Philadelphia sta crescendo un nucleo di giovani leoni che avrebbe sicuramente giovato della presenza interna dell’ex Laker.

Buon compleanno a… Charles Barkley

A poca distanza dal più grande di sempre, oggi celebriamo un altro compleanno altrettanto celebre, sua potenza “Sir” Charles Barkley.

barkley

Dopo aver frequentato il college ad Auburn, Barkley venne scelto nel magnifico draft del 1984 (Jordan, Olajuwon e Stockton per fare qualche esempio) con la chiamata numero 5 da parte dei Philadelphia 76ers.

Nel corso del tempo, prima per la cessione di Moses Malone nella stagione 86-87 e poi per il ritiro del Dr J, “Chuck” divenne l’uomo franchigia di Philadelphia e sebbene il suo rendimento individuale fosse sempre stellare, non si poteva dire altrettanto dei risultati di squadra.
Nella sua ultima stagione nella città dell’amore fraterno, decise di indossare la maglia numero 32 (accantonando il suo proverbiale 34) in onore di Magic al quale era appena stato diagnosticato l’HIV.

Nell’estate del 1992 Barkley venne ceduto ai Phoenix Suns con i quali fece subito registrare il miglior bilancio della Lega (62-20) in una stagione da MVP che li condusse fino alle Finals in cui dovettero inchinarsi solo ai Bulls del terzo titolo dell’era Jordan. Questa prima annata con i Suns fu anche di fatto il punto più alto della carriera del nostro festeggiato che dopo qualche altro anno in Arizona si trasferì in Texas, per la precisione a Houston, dove cone Olajuwon e Drexler sperava di poter fare un’ultima corsa verso un titolo che avrebbe ampiamente meritato.

Purtroppo per lui, la schiena che storicamente gli ha sempre dato problemi, gli concesse di giocare solo 152 gare in 4 stagioni (sulle 328 disponibili) nella sua permanenza ai Rockets, facendo così tramontare i sogni per il tanto sospirato anello.

Chiude la carriera con cifre straordinarie se si pensa che, pur giocando da 4, non ha mai raggiunto i 2 metri di alteza (6’6″) nonostante fosse sempre listato come 2,05m abbondanti (ah, le misurazioni americane… che bellezza, n.d.r.): 22,1 punti e 11,7(!!!) rimbalzi a partita con il 54%(!!!) al tiro.

Detto anche “The Round Mound of Rebound” dominava il campo e i tabelloni con la sua straordinaria combinazione di velocità e potenza che spesso sfociava in atteggiamenti che potremmo bonariamente definire “guasconi” nei confronti di arbitri e avversari: insomma non un vero role-model.

Può comunque vantare due ori olimpici (Dream Team del 92 e Atlanta 96) come parziale sostituti del titolo NBA mai arrivato.

Accadde ieri… 26 gennaio 2013

Valanga di partite anche questa notte:

  • 32 punti di Irving, all’ennesima gara oltre quota 30, 3 dei quali arrivano sul l’ultima tripla dando ai Cavs il +1 con 0,7 secondi sul cronometro… Tanta roba!
  • gara mai in discussione fra Philadelphia e NY… Holiday (35) conferma di essere buono come il pane (con tutto il rispetto per abradenti, è lui il giocatore più migliorato)
  • va bene il ritorno di Wall, però Chicago che perde bene contro i Wizards? Altra serata anonima per Beli (6 punti con 1/5 e 5 rimbalzi in 20 minuti)
  • serve una tripla allo scadere di Gerald Henderson per stoppate la striscia di sconfitte casalinghe consecutive arrivata a quota 16… Molto bene Kemba Walker autore di 25 punti, 8 rimbalzi e 8 assist… Ottimo Rubio nei 29 minuti giocati: 14 punti, 8 assist e 5 recuperi
  • sotto i colpi della Barba (29 e 7 assist), i Nets perdono la seconda gara di fila senza troppo onore con Johnson di nuovo sui suoi standard stagionali non eclatanti… Per i Rockets ,loto bene tutto il quintetto
  • con un 39-25 i Nuggets archiviano la pratica Kings già dopo il primo quarto… Per le due squadre spazio un po’ per tutti… Gallo gioca 26 minuti nei quali segna 14 punti… Mattatore della serata Ty Lawson che ne mette a referto 26
  • nonostante la prestazione di Griffin (24 punti, 8 rimbalzi, 10 assist e 4 recuperi) ai Clippers ancora orfani di CP3 sarebbero serviti 2 punti in più per vincere: quelli dell’ultimo tiro di Jamal Crawford finito solo sul ferro… Per i Blazers, seconda tripla doppia in 3 gare per Batum autore di 20 punti, 10 rimbalzi e un career high di 12 assist

Accadde ieri… 1 gennaio 2013

Blazers-Knicks: chi è che diceva che Melo e Stat non possono giocare insieme? stanotte hanno segnato 51 punti in coppia… come dite? sono 45 di Carmelo? ah, hanno anche perso?… vabbè scherzi a parte, se non altro fa piacere rivedere Amar’è sul campo così come aspettiamo con ansia il ritorno dell’ispettore Derrick… tornando alla gara, i Blazers partono subito forte andando in vantaggio anche di 19 punti, poi nel secondo tempo NY si rifà sotto guidata da Anthony, ma nei momenti chiave a Portland si usano un nome e un cognome: Damian Lillard… il rookie delle meraviglie oltre alla solita prestazione superlativa (21+5+6), segna anche la tripla della sicurezza per gli ospiti vanificando i tentativi di Melo per riportare la gara in parità… quanto ai Knicks, è ovvio che il Madison non è più la roccaforte inespugnabile di qualche mese fa ed è inoltre da capire come far fronte all’assenza di Felton che a nostro parere rompe l’equilibrio che il doppio play conferiva allo starting 5 newyorkese…

Clippers-Nuggets: come tutte le cose belle, anche la striscia dei Clippers finisce… e caso strano finisce proprio in uno dei campi più ostici, se non altro per la proverbiale altitudine che notoriamente affatica chi non è abituato… tolte le considerazioni geofisiche, basta guardare il risultato per vedere cosa non ha funzionato per il circo di Los Angeles: l’attacco… segnare 78 punti è normalmente fatto che si verifica circa a metà del terzo quarto per i Clippers, mentre stanotte le misere percentuali (38% globale con 17% da 3) hanno tarpato le ali a Paul&Company… se per gli ospiti non si è salvato praticamente nessuno, ci fa piacere sottolineare come per i padroni di casa ci sia sugli scudi anche del “pollame” italico: Gallo chiude come miglior marcatore dei suoi con 17 punti ai quali aggiunge pure 6 rimbalzi…

Sixers-Lakers: quella di stanotte sembrava quasi la classica partitella “vecchi vs giovani” che si fa spesso a fine allenamento; da una parte i giovanissimi Sixers, dall’altra i più “saggi” Lakers (ovviamente per L.A. facciamo riferimento alle pedine chiave)… Nonostante gli sforzi dei nonnetti gialloviola (36 per Kobe e 12+10 assist per Nash), per Philadephia salgono in cattedra Turner (22 punti + 13 rimbalzi + 5 assist) e Holiday (26+ 10 assist) che materializzano l’ennesimo passaggio sotto il 50% di vittorie per i Lakers… Molto bene la coppia Howard-Gasol al tiro stanotte: un bel 3/19 complessivo… Lasciateci chiudere dicendo che Bryant è fortissimo…