La star: James Harden
La novità: Dwight Howard
Il giovane: Donatas Motiejunas
Estate col botto dalle parti di Houston! Finalmente Dwight Howard smetterà di fare i capricci dopo due anni nei quali prima ha messo il muso perchè voleva lasciare Orlando, poi approdato ai Lakers non era contento della scelta perchè Kobe, a suo dire, non aveva avviato il processo di passaggio del testimone. Ora D12 si trova in una situazione in cui non avrà più alibi visto che ha potuto scegliere dove andare e soprattutto dovrebbe aver rimesso in sesto la schiena.
Ma veniamo ai Rockets. L’arrivo della Barba ha fatto fare il primo salto di qualità che si è concluso con un bel 45-37 di bilancio per poi cedere il passo ai più esperti Thunder nel primo turno di playoff. Sta di fatto che a Houston, come cantava qualche saggio, “il cielo è sempre più blu”, o così pare. Tolto Harden di cui nessuno dubitava, ma allo stesso tempo nessuno si aspettava un impatto così importante, tra le fila dei “razzi” c’è stato il boom del belloccio Chandler Parsons (18 punti e 6 rimbalzi col 40% da tre nei playoff) e per quanto possa non piacere agli haters, un pizzico di Linsanity è arrivata anche a Houston visto che Lin, nella sua prima “vera” stagione, ha comunque tenuto le medie di 13,4 punti e 6 assist. L’unica vera grana tattica da risolvere è la coesistenza tra “Superman” e il roccioso Asik (10 punti e 11,7 rimbalzi) che, a dirla tutta, non ha proprio fatto i salti di gioia una volta appreso dell’arrivo di Howard. Starà a coach McHale far andar d’accordo tutti, anche se abbiamo il presentimento che verranno usati due pesi e due (mila) misure per non incupire chi ben sappiamo (con grande omertà non faremo nomi).
Abbiamo deciso di considerare “ancora” giovane il lituano Motiejunas nonostante i suoi (…) 22 anni dato che ci pare il prospetto più promettente come ha testimoniato l’ultimo mese della passata stagione nel quale ha avuto la possibilità di esibire tutta la sua classe (a noi i mancini tecnici piacciono davvero tanto).
Previsione: se, come pare, il pick&roll tra Harden e Superman è destinato a fare i disastri e l’alchimia di squadra non viene sgretolata in un mese, preparatevi ad un secondo botto che potrebbe culminare in una stagione da 55 o più vittorie con discrete possibilità di arrivare lontano anche nella post season. Diciamo finale di conference? Ma sì dai..