Derrick Williams, il 22enne umile… miracolo!

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Come avrete letto, i Minnesota Timberwolves hanno spedito ai Sacramento King la loro ex seconda scelta assoluta Derrick Williams in cambio di Luc Mbah a Moute.

Forse per via di un bagaglio cestistico non ancora del tutto pronto, forse per dinamiche tecnico-tattiche, sta di fatto che Williams non è mai esploso e, specialmente in questa stagione, è stato relegato ad un ruolo marginale nonostante abbia mostrato lampi di talento.

Ci piace riportarvi la dichiarazione di un 22enne milionario che, una volta tanto, affronta la delicata questione dello scarso minutaggio con grande umiltà e da vero professionista:

“There were times where I was like, ‘I’m definitely not going to play tonight.’ And [Kevin] Love would have 25 and 15. … Sometimes you just have to come to grips with yourself and admit that the other person is better than you and you can learn from that guy.”

In bocca al lupo!

Preview: Sacramento Kings

La star: DeMarcus Cousins

La novità: Greivis Vasquez

Il giovane: Ben McLemore

La vera novità dell’estate è l’arrivo di Shaq dopo anni di rivalità visti i trascorsi gialloviola. Se anche solo la metà dei suoi buoni propositi per “raddrizzare” Cousins (17 e 10 rimbalzi di media) andassero in porto, potremmo trovarci di fronte ad uno dei primi 2-3 lunghi della Lega.
Rimanendo in tema estate, ci sono altre due belle notizie: la prima è arrivata nel giro che ha portato la cessione di Evans e si è materializzata nel venezuelano Vasquez (14 e 9 rimbalzi) reduce da un’annata davvero memorabile; la seconda invece è uno dei rookie più interessanti di tutto il draft, ossia Ben McLemore, da molti prospettato come il “nuovo Ray Allen”, giusto per non mettere pressione. Un possibile problema all’orizzonte potrebbe risultare la convivenza dei due nuovi arrivi con i titolari dello scorso anno Isaiah Thomas (14 punti e 4 assist) e Marcus Thorton (13 punti) per via di una chimica ancora tutta da trovare.
Tolti John Salmons e Chuck Hayes, tutto il roster è under 30, quindi tanta energia ma potenzialmente tanta pazienza per eventuali errori di gioventù.

Previsione: del talento ce n’è, odore di playoff decisamente meno.

Benvenuti a SHAQ-ramento

Dopo i gloriosi trascorsi tra le file gialloviola dei Lakers, quando aveva soprannominato i giocatori di Sacramento come Queens (e non Kings), Shaquille O’Neal ha pensato bene di diventare socio minoritario proprio dei Kings.

O’Neal ha gà chiesto scusa ai tifosi di SHAQracmento sottolineando come le sue burle del passato fossero volte esclusivamente ad attirare attenzione sul confronto dal punto di vista mediatico.

Shaq ha comunque specificato che il suo ruolo non si limiterà ad essere semplicemente quello di proprietario minoritario, bensì ha già intenzione di prendere sotto la sua ala protettiva il giovane (e caratterialmente problematico) DeMarcus Cousins in modo da poterlo indirizzare sulla giusta strada grazie alla sua esperienza.

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Accadde ieri… 21 marzo 2013

Blazers-Bulls: nonostante il 36-19 dell’ultimo quarto, Chicago non riesce a completare l’improbabile rimonta e viene battuta in casa di 10… per Beli, ancora in quintetto, ci sono 7 punti, 4 rimbalzi e 5 assist… Per Portland molto bene i soliti soospetti: Lillard mette a referto 24 punti con 7 assist mentre Aldridge produce 28 punti con 8 rimbalzi.

Sixers-Nuggets: a 14 secondi dalla fine Phila era avanti di 5 prima che Brewer (29) segnasse i 6 punti decisivi (tripla e 3 liberi a 2,1 dalla sirena) per il sorpasso finale… e con questa, le W consecutive per i Nuggets arrivano a quota 14… Fino a ieri sera, stando a ESPN, non era mai capitato che contemporaneamente ci fossero due squadre con strisce di 13 vittorie consecutive; figuriamoci dopo stanotte… un impreciso Gallo (3/10) chiude con 12 punti ma ben 7 palle perse… tra i Sixers sempre ottimo il contributo di Holiday: 18 punti, 6 rimbalzi, 15 assist e 4 recuperi.

Timberwolves-Kings: le speranze di Minnesota di impattare la gara si infrangono sulla tripla (sbagliata) da Cunningham a 1 secondo dalla fine… grazie ai 19 punti nel solo secondo tempo di Tyreke Evans (sui 21 totali) ed alla prestazione di Isaiah Thomas (24 con 6 assist), i Kings riescono quindi ad uscire vittoriosi sul proprio campo… per i T-Wolves ancora bene Rubio che chiude con 12 punti, 7 rimbalzi, 9 assist e 3 recuperi.

Ultime di mercato: T-Rob a Houston

A parte lo “scambio Gay” non ci sono stati colpi di scena clamorosi in questa finestra di mercato.

Per ravvivare un po’ la situazione, è stata conclusa una trattativa sull’asse Sacramento-Houston che vede uno scambio a 6 giocatori:

Rockets ricevono: Thomas Robinson, Francisco Garcia, Tyler Honeycutt (più una seconda scelta)

Kings ricevono: Patrick Patterson, Toney Douglas, Cole Aldrich.

Lascia perplessi la decisione da parte dei Kings di privarsi della loro prima scelta (quinta assoluta) dopo appena metà stagione visto che il potenziale di T-Rob è ancora tutto da scoprire.

 

Accadde ieri… 28 dicembre 2012

Nuggets-Mavericks: a Dallas non basta il ritorno di Dirk sul campo di casa perchè dall’altra parte c’è troppo pollame italico: Gallo si esibisce nel suo career-high e mette a referto un bel 39 (conditi da 8 rimbalzi e 3 assist), frutto anche di un consistente 7/11 da 3 punti… benone anche Faried (11+19) e Iguodala (20+8+4)… I Mavericks devono solo sperare di poter ritrovare un Nowitzki sano o quantomeno il Mayo di inizio campionato, altrimenti potrebbe essere davvero dura…

Clippers-Jazz: e sono 16! stavolta diamo enfasi all’impresa dell’allora Los Angeles B, non tanto per l’ennesima vittoria di fila (comunque onore al merito), quanto per essere stati sotto anche di 19 punti nel terzo quarto… Guidati da un CP3 meno regista del solito (soli 6 assist) ma più realizzatore (29) e dal solito Blake Griffin (consueta doppia doppia da 22+13) i Clippers arrivano all’80% di vittorie con il bilancio che recita 24-6 che vale il primo posto nella classe…

Knicks-Kings: gara davvero enigmatica, ma andiamo con ordine… i Knicks si presentano al via con in quintetto Brewer (e questo ci sta, è così da inizio stagione), Kurt Thomas (che è sempre il ragazzino di “primo pelo”) e James White (bench-warmer dell’anno per NY); questi tre insieme totalizzeranno 33 minuti di gioco (anche qua, se fosse in ascolto il caro Elias, vorremmo sapere quante volte si sia verificata una situazione simile); Kings avanti 71-50 alla fine del secondo quarto; rimonta forsennata dei Knicks che arrivano addirittura all’ultima azione avanti di 2; ultimo possesso per i Kings, tiri che non arrivano al ferro, rimbalzi d’attacco, rotazioni difensive, ultimo secondo, palla a James Johnson (il vostro cecchino di riferimento, vero?) e solo rete… +1 Kings e tutti a casa… SPETTACOLO! Adoriamo i Knicks, è inutile ribadirlo…

Così per la cronaca, hanno vinto anche i Lakers stanotte; per la precisione +17 a Portland… l’unica notizia della gara, a parte la W dei gialloviola è che Kobe non ha fatti 30, ma si è fermato a soli 27…

Accadde ieri… 21 novembre 2012

Raptors-Bobcats: signori, Charlotte è 6-4 nelle prime 10 con questa vittoria… neanche a farlo apposta, altro pseudo 20ello di Kemba Walker… per Toronto bene il Mago(25), Lowry al rientro come titolare (21+8 assist) e il rookie Valanciunas (16+10).

Hornets-Pacers: finale con OT per la vittoria di Indiana guidata dai 37 di Paul George e dalla tripla doppia (dei quali siamo fan, come avrete capito) di Roy Hibbert (10 punti, 11 rimbalzi e 11 stoppate).

Spurs-Celtics: gli spurs si impongono anche sul campo dei Celtics nonostante una buona prestazione da parte di Boston con il solito Rondo sugli scudi (22 e 15 assist)… purtroppo per i padroni di casa, San Antonio ha una marcia in più che si chiama Tim Duncan, colui che fu giovane due volte… come se non bastasse Tony Parker ne appoggia altri 26 tanto per gradire.

Bucks-Heat: serve un OT a Miami per battere in casa i Bucks mai domi… e servono soprattutto 80 punti dei 3 tenori per regolare una gara mai banale… buoni segnali per gli Heat che vedono il ritorno di Wade sul campo oltretutto con gli standard delle stagioni passate… solito partitone di LBJ sempre con la tripla doppia dietro l’angolo.

Clippers-Thunder: L.A. paga cara la serata sottotono di CP3 sul campo di OKC lasciando così un bel vantaggio ai padroni di casa che nell’ennesimo OT della notte si aggiudicano la contesa… la Durantula ne scrive 35 con 21/22 ai liberi, Raffaello ne mette 23 con 9 assist e Harden senza barba (Kevin Martin) ne segna altri 20.

Bulls-Rockets: con tutto il rispetto per Krypto Nate, se per Chicago il miglior marcatore è appunto Robinson potrebbe essere che i tempi dei Bulls si preannuncino piuttosto cupi… per Houston molto bene il duo Patterson-Parsons e anche la Barba tornata sui ottimi standard (28)… Belinelli tristemente comprimario in 6 anonimi minuti di gioco.

Nuggets-Wolves: non basta il rientro di Kevin Love (34+14) per averla vinta su Denver trascinata dal terzetto Iguodala-Gallinari-Lawson… per il Gallo, nel dettaglio ci sono 19 punti e 6 rimbalzi.

Knicks-Mavs: Dallas fa sentire il fattore campo e impone a NY il secondo stop stagionale… Eroi della serata il solito Mayo (27 con oltre il 50%) e un insolito Carter (25) che fa la voce grossa dalla distanza… la vendetta per l’addio di Kidd è stata consumata.

Lakers-Kings: Alè, col Baffo siamo lanciatissimi… e invece no! vittoria di 16 dei Kings che nella seconda metà prendono il largo… se Bryant ne segna 38 e gli altri guardano, non c’è Baffo che tenga… per dare l’idea, Howard viene relegato a 4 tiri… che campionato sarebbe senza i Lakers?!?!

Test d’Ingresso: Pacific Division

Warriors: tutto ruota intorno a Bogut: se torna ai suoi livelli possiamo anche scrivere qualche riga, viceversa ci inventeremo qualcosa per addolcire un po’ la pillola… essendo un blog serio però cercheremo di mettere in evidenza anche il resto… David Lee, Stephan Curry, Clay Thompson e Carl Landry sono sicuramente un buon nucleo e piuttosto giovane per giunta MA non c’è peso sotto i tabelloni e di solito tutto questo si traduce in una bella fatica… per cui ci riallacciamo al punto di partenza.

Clippers: per ora a L.A. comandano loro… la LobCity Company diverte e cosa più importante vince… Caron Butler non sarà spettacolare come gli altri saltatori però è uno duro per davvero, cosa che gli altri gazzelloni devono ancora dimostrare visto che le facce da duri dopo le schiacciate contanto poco, quantomeno a Maggio-Giugno… Jamal Crawford dalla panca è un lusso che in pochi si possono permettere e ha già fatto sentire la sua importanza… ciliegina sulla torta la presenza in roster di due Signori del basket come Grant Hill e Billups per ora fermi ai box.

Lakers: Aprtiti cielo… in questi giorni sta succedendo di tutto a partire dal cambio al timone della L.A. Boat… in attesa di Jax o al limite del Baffo gli euilibri sono ovviamente labili all’interno dello spogliatoio della Panini… Sì della Panini, perchè una collezione di giocatori con quei nomi è davvero da album delle figurine… Destinati al successo per forza nonostante l’avvio stentato, dovrebbe essere solo questione di tempo… Sarebbe stupendo vedere un Bryant da 20 punti di media con 15 tiri per lasciare la gestione del ritmo a Nash con possibilità di armare il violino Catalano o D12 from Krypton.

Suns: l’addio di Nash era pressochè inevitabile e annunciato da tempo ma fortunatamente in quel di Phoenix sono caduti in piedi con Dragic… il bello è che intorno si ritrova discreti attaccanti che della palla ne fanno un buon uso più o meno tutti: lo ScolaBus è sempre pronto per portare (appunto) a scuola quasi chiunque in post basso, Gortat concretizza più o meno tutto, poi c’è il farfallone Beasley che potrebbe finalmente maturare diventando un solido realizzatore da 15-18 a gara visto che la fede nello superstar-esimo non è più radicata come ai tempi di Kansas State… Per la gente di Phoenix però è in arrivo una bella dose di anonimato per diversi anni a venire a meno di avvenimenti incredibili, e la presenza ai playoff potrebbe essere accolta come manna dal cielo.

Kings: vista l’età media sarebbe più giusto parlare di Principi piuttosto che di Re… Squadra per certi versi intrigante visto che di talento non me maca… ci sono almeno 5-6 giocatori che potrebbero apparire nella top10 ogni sera… ma la gioventù ha pure il risvolto della medaglia che si paga soprattutto nelle gare punto a punto… se non ci fossero mosse di mercato negli anni a venire per nessuna squadra NBA, probabilmente fra qualche anno potremmo vedere i Kings lottare per qualcosa di diverso che il raggiungimento dei 100 punti per offrire un hot dog a tutti i tifosi… fino ad allora ci gusteremo il nostro beniamino Cousins e compagnia cantante sperando in un back to the past di Tyreke Evans che fino a  2 stagioni fa era addirittura paragonato a Jordan, Robertson e LBJ per la sua annata da rookie chiusa con 20+5+5  .