NBA Rank: #10 –> #6

La prestagione sta volgendo al termine ed allo stesso modo siamo alle fasi finali anche dell’NBA Rank di ESPN

Questa è la mini lista per le posizioni che vanno dalla 10 fino alla 6.

6  Stephen Curry    (super, ma troppo in alto)
7  Dwight Howard   (se sano e motivato ci sta, potenzialmente può stare sopra)
8  Kyrie Irving         (super, ma troppo in alto e bisogna vincere di più)
9  Derrick Rose      (questione di tempo prima di risalire)
10 Marc Gasol        (forse troppo alto, ma due centri nei primi 10 ci stanno)

Troviamo i due lunghi che si contendono il ruolo di “miglior” centro, due giovani stelle come Curry e Irving e un ex MVP che tanto vecchio non è (preoccupantemente).

Ormai è anche chiaro quali siano i primi 5 ed immaginiamo che li abbiate individuati anche voi (vero?)

Il dubbio che resta è capire quali giocatori occuperanno le posizioni dalla #5 alla #2, visto che sulla #1 non ci saranno sorprese.

Kevin Love a.k.a. Mr. Espresso

Il caffè americano sarà anche una zozzeria (detto da uno che non ha mai bevuto neanche il nostro caffè), però come fanno gli spot telesivi gli americani…

Il che ricorda un po’ una scena di Fantozzi: “Calboni era quello che era, però come stava bene lui con gli zoccoli da isolano…”

Tornando a Kevin Love, eccovelo in modalità uomo-caffè per la redazione di Sports Center:

Kobe #25 per Espn

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Si vede che oggi è un giorno particolare.

Altra bomba dal pianeta basket e stavolta riguarda il Black Mamba.

Nba Rank di Espn che, con l’avvicinarsi della regular season sta per arrivare alle posizioni piu succulenti, ha posizionato Kobe alla posizione #25, uno in più del suo numero di maglia.

Ricordiamo che Bryant ha chiuso la passata stagione, anzitempo per colpa dall’infortunio al tallone di Achille, con 27,3 punti di media che sono il record di ogni tempo per un giocatore di almeno 34 anni.

D’accordo che non è dato sapere quando e come tornerà sul campo, però ci pare che la posizione 25 sia fuori luogo, specie se consideriamo che l’anno scorso era al numero 6, ma soprattutto per come ha giocato nel 2012/2013.

Non ci dilunghiamo oltre perché andremmo a giudicare tutti i “sospetti” che verranno menzionati dopo Kobe e quindi con una posizione migliore.

Che ne pensate?

Sondaggio: LBJ #1, ma mai per l’ultimo tiro

Altra Bomba di ESPN che ultimamente ne sforna a ripetizione.

Dei 26 giocatori intervistati per un sondaggio per ESPN The Magazine, ben 1/4 pensa che LeBron James finirà per essere considerato il miglior giocatore di sempre.

Quello che potrebbe far storcere il naso ai tifosi di LBJ (e ce ne vuole, per carità) è che degli stessi 26 giocatori di cui sopra, nessuno vorrebbe fargli prendere l’ultimo tiro nell’ipotetico caso in cui sul campo ci fossero Michael Jordan o Kobe Bryant.

Sbizzarritevi pure; noi scappiamo prima del fall-out!

 

LeBron: Jordan numero 1, numero 2… Iverson!

In una recente intervista, King James ha sottolineato quali siano stati i suoi modelli cestistici d’infanzia.

Se su Jordan non potevano esserci dubbi, colpisce (perché poi?) la citazione per The Answer del quale LBJ ha sempre avuto un grande rispetto specialmente per la sua volontà e per la determinazione con cui ha saputo spadroneggiare offensivamente pur avendo un fisico “normale”.

I watch Jordan more than anybody, for sure,” James told ESPN’s Chris Broussard for a story in the upcoming issue of ESPN The Magazine. “But I’ll watch tapes of AI, too. I don’t take anything from AI. Well, I do — his will. They say he was 6 feet, but AI was like 5-10½. Do we even want to say 160? 170 [pounds]? Do we even want to give him that much weight? And he played like a 6-8 2-guard. He was one of the greatest finishers we’ve ever seen. You could never question his heart. Ever. He gave it his all. AI was like my second-favorite player growing up, after MJ.”

Vi consigliamo la lettura dell’articolo perché è interessante l’opinione di James sulla sua paura di fallire che fa capire quanta sia la voglia di vincere:

http://espn.go.com/nba/story/_/id/9827704/lebron-james-two-role-models-michael-jordan-allen-iverson

Italiani & NBA Rank: Danilo Gallinari

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Ed ecco anche l’ultimo degli italiani (visto che Datome non c’è…).

Il Gallo come vedete anche dai tweet, dipenderà totalmente dalla salute.

Se riesce a rimanere alla larga dagli infortuni, pur non essendo una vera superstar, Denver potrebbe diventare la sua squadra.

Resta il fatto che per noi (e per la nostra fonte accreditata) meriterebbe molto di più della 72esima posizione.

Italiani & NBA Rank: Andrea Bargnani

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Preventivabile un po’ come per Belinelli, ecco ora il Mago.

Come vedete, la caduta libera é evidente da #58 a #143.

Paga l’infortunio e quella famosa intervista che ha scatenato i mille dissapori che aspettavano solo l’ultima goccia per poter traboccare dal vaso di Pandora canadese.

Giocando nei Knicks potrebbe dover adattarsi ad un ruolo minore, ma riteniamo che non sia il 143esimo giocatore NBA come valore.

Italiani & NBA Rank: Marco Belinelli

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Come preventivabile, Marco Belinelli è il primo italiano a comparire nella speciale graduatoria di ESPN.

Per chi non lo sapesse, ad una comitato di giornalisti è stato chiesto di dare un voto da 1 a 10 sul valore effettivo e sulla priorità con la quale firmerebbero 500 giocatori NBA.

La graduatoria viene pubblicata “a blocchi” partendo dalla posizione 500.

Beli si assesta alla posizione numero 187, in salita rispetto all’anno scorso

Kobe: “E’ più difficile marcare Carmelo che LeBron”… e apriti cielo

Girovagando per la rete alla ricerca del 20esimo punto che ha fatto entrare Carmelo nella storia dei Knicks per aver segnato 20 o più punti in 30 gare consecutive, ci siamo imbattuti in uno dei video correlati proposti da youtube che ci pareva simpatico condividere.

Premesso che siamo di fronte ad una “barbershop conversation” tra due dei volti più noti di ESPN e non a due personaggi di Eddie Murphy che si scannano per stabilire chi sia il pugile più forte, è comunque interessante ascoltare l’analisi di Kobe durante l’estratto dell’intervista.

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Sostanzialmente sottolinea come Melo sia una combinazione unica di rapidità (più che di velocità pura) e potenza (lo definisce un “toro”) con la capacità di far male anche dalla distanza (così come Pierce e Durant) che lo rendono la sfida difensiva più divertente ma al contempo la più dura. Ovviamente Bryant premette che questa è la sua opinione e, come è comprensibile, per altri potrebbe non essere così. Ad ogni modo fa un certo effetto sentirlo dire da Kobe che viene unanimemente considerato il giocatore più forte del dopo Jordan.

Dopo l’intervento video del Mamba parte il dibattito in pieno stile americano (che adoriamo) in cui “tu dici questo, ma ieri avevi detto quello”, “ti ricordo che la settimana scorsa hai confermato quell’altro e adesso ribadisci quell’altro ancora”, e così via…

Appare evidente che nessuno mette in dubbio la superiorità globale di LBJ come giocatore a 360°, però è interessante notare come in alcune gare ci siano accoppiamenti difensivi che tendono a far marcare Anthony da super specialisti difensivi piuttosto che da alcune superstar pari ruolo.

Noi personalmente abbiamo sempre sostenuto l’idea che nella top 3 dei giocatori più completi offensivamente ci sono Melo, Nowitzki e Bryant; completi, non per forza i più efficaci e/o prolifici, che è diverso. Durant meriterebbe un capitolo a parte perchè a tratti sembra irreale ma non ha un vero gioco in post basso (anche perchè non ne ha bisogno) e LeBron per quanto forte non nasce come realizzatore purissimo (e questo è il tratto che lo renderà secondo il nostro parere, uno dei più grandi di sempre) .

Peccato che in Italia non ci sia questa cultura del dibattito sportivo, per quanto teatrale, al posto di sentire le solite 4 idee anteguerra sugli arbitri del calcio che fischiano un rigore o non convalidano un gol fantasma.