Il ritorno di Greg Oden

Saranno solo 4 minuti, ma per Greg Oden sarà stato come toccare il cielo con un dito.

Fermo dalla stagione 2009/2010, il neo centro degli Heat ha visto rispettata la parola di coach Spoelstra che gli aveva promesso qualche minuto in una gara di preseason se le condizioni fisiche l’avessero permesso.

Al primo possesso ha fatto vedere quello che potrebbe essere il suo contributo alla causa di Miami.

I tifosi degli Heat già sognano e noi, per il bene dello sfortunato Greg, glielo auguriamo

NBA Rank: #5 –> #1

LeBron James 10
Kevin Durant 9,83
Chris Paul 9,48
James Harden 8,49
Russell Westbrook (pre-infortunio) 8,88 vs 7,81

Alcune considerazioni volanti:

  • Westbrook figura alla numero 5 con le valutazioni fatte pre-infortunio per le quali ha ricevuto un voto medio di 8,88; considerando la media voto alla luce dell’infortunio (7,81) figurerebbe alla posizione #21… notate qualche parallelo con il caso-Kobe?
  • Interessante notare la lungimiranza di OKC nello scegliere i giocatori dal draft: 3 dei primi 5 giocatori NBA sono stati scelti dai Thunder; e se Durant poteva essere quasi facile visto che era la chiamata “dopo-Oden”, su Harden c’erano grandissimi dubbi.
  • Per il secondo anno di fila, LBJ ha preso 10 assoluto come media voto

Previsioni 2013/2014: parola ai GM

Secondo le recenti previsioni stilate sulla base del parere dei general manager della NBA, questo è quanto ci dovrebbe attendere per la prossima stagione:

  • LeBron James vincerà il titolo di MVP, eguagliando Jordan e Bill Russell a quota 5, con il mirino su Abdul Jabbar detentore di 6 statuette
  • per la prima volta nei 12 anni di storia del sondaggio, Kobe Bryant non sarà più la top shooting guard, cedendo il titolo a James Harden
  • Miami rivincerà il titolo centrando il Three-peat; Spurs e Pacers saranno le possibili alternative
  • Victor Oladipo vincerà il titolo di rookie of the year

Noi siamo d’accordo con 3 di queste 4… A voi indovinare cosa non ci convince!

NBA Rank: #10 –> #6

La prestagione sta volgendo al termine ed allo stesso modo siamo alle fasi finali anche dell’NBA Rank di ESPN

Questa è la mini lista per le posizioni che vanno dalla 10 fino alla 6.

6  Stephen Curry    (super, ma troppo in alto)
7  Dwight Howard   (se sano e motivato ci sta, potenzialmente può stare sopra)
8  Kyrie Irving         (super, ma troppo in alto e bisogna vincere di più)
9  Derrick Rose      (questione di tempo prima di risalire)
10 Marc Gasol        (forse troppo alto, ma due centri nei primi 10 ci stanno)

Troviamo i due lunghi che si contendono il ruolo di “miglior” centro, due giovani stelle come Curry e Irving e un ex MVP che tanto vecchio non è (preoccupantemente).

Ormai è anche chiaro quali siano i primi 5 ed immaginiamo che li abbiate individuati anche voi (vero?)

Il dubbio che resta è capire quali giocatori occuperanno le posizioni dalla #5 alla #2, visto che sulla #1 non ci saranno sorprese.

Preview: Sacramento Kings

La star: DeMarcus Cousins

La novità: Greivis Vasquez

Il giovane: Ben McLemore

La vera novità dell’estate è l’arrivo di Shaq dopo anni di rivalità visti i trascorsi gialloviola. Se anche solo la metà dei suoi buoni propositi per “raddrizzare” Cousins (17 e 10 rimbalzi di media) andassero in porto, potremmo trovarci di fronte ad uno dei primi 2-3 lunghi della Lega.
Rimanendo in tema estate, ci sono altre due belle notizie: la prima è arrivata nel giro che ha portato la cessione di Evans e si è materializzata nel venezuelano Vasquez (14 e 9 rimbalzi) reduce da un’annata davvero memorabile; la seconda invece è uno dei rookie più interessanti di tutto il draft, ossia Ben McLemore, da molti prospettato come il “nuovo Ray Allen”, giusto per non mettere pressione. Un possibile problema all’orizzonte potrebbe risultare la convivenza dei due nuovi arrivi con i titolari dello scorso anno Isaiah Thomas (14 punti e 4 assist) e Marcus Thorton (13 punti) per via di una chimica ancora tutta da trovare.
Tolti John Salmons e Chuck Hayes, tutto il roster è under 30, quindi tanta energia ma potenzialmente tanta pazienza per eventuali errori di gioventù.

Previsione: del talento ce n’è, odore di playoff decisamente meno.

Nba Rank: meglio Melo o Griffin?

Eccoci alle posizioni calde dell’NBA Rank stilato da ESPN.

Come già sapete la prima vera bomba, che probabilmente rimarrà la più discussa di tutta la stagione, è Kobe Bryant in posizione #25; oggi cerchiamo di addentrarci in un dibattito che sta facendo discutere oltre oceano nel range 11-15.

In salita dalla posizione #17 dello scorso anno, alla numero #15 c’è un ex numero 15, ossia Carmelo Anthony.

melo_15

A nostro giudizio, 15 è un po’ poco anche tenendo conto della bassa predisposizione per la fase difensiva (e siamo buoni); ci pareva più coerente un inserimento nella top10 un po’ come Espn ha confermato nella seconda classifica dello scorso anno a stagione inoltrata.

Quello che molti “contestano” è che alla numero #14 c’è Blake Griffin che, per quanto spettacolare, non è un attaccante prolifico e versatile come Anthony e in fase difensiva diciamo che non è proprio questo cane da guardia.

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Voi cosa ne pensate?

 

Kobe #25 per Espn

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Si vede che oggi è un giorno particolare.

Altra bomba dal pianeta basket e stavolta riguarda il Black Mamba.

Nba Rank di Espn che, con l’avvicinarsi della regular season sta per arrivare alle posizioni piu succulenti, ha posizionato Kobe alla posizione #25, uno in più del suo numero di maglia.

Ricordiamo che Bryant ha chiuso la passata stagione, anzitempo per colpa dall’infortunio al tallone di Achille, con 27,3 punti di media che sono il record di ogni tempo per un giocatore di almeno 34 anni.

D’accordo che non è dato sapere quando e come tornerà sul campo, però ci pare che la posizione 25 sia fuori luogo, specie se consideriamo che l’anno scorso era al numero 6, ma soprattutto per come ha giocato nel 2012/2013.

Non ci dilunghiamo oltre perché andremmo a giudicare tutti i “sospetti” che verranno menzionati dopo Kobe e quindi con una posizione migliore.

Che ne pensate?

Preview: Portland Trail Blazers

La star: LaMarcus Aldridge

La novità: Robin Lopez

Il giovane: C.J. McCollum

Stagione della verità per i Blazers. Di Aldridge già sapete tutto (21 punti e 9 rimbalzi), Lillard fresco Rookie of the Year è chiamato a ripetersi e se possibile a migliorarsi, mentre a Nicolas Batum si chiede di mantenersi sugli standard della passata stagione (14 punti, 5 assist e 5 rimbalzi di media) visti gli 11 milioni di dollari abbondanti che vanno a referto per questa stagione.
Per la posizione di guardia tiratrice sarebbe stato interessante vedere il duello tra presente e futuro, rappresentati rispettivamente da Matthews (15 di media) e da C.J. McCollum. Come avrete letto, la sfida è da rimandare a data da destinarsi causa infortunio per il rookie proveniente da Lehigh.
Durante l’estate sono arrivati diverse pedine funzionali alle rotazioni di squadra come il veterano Mo Williams per dare fiato a Lillard, il panterone Dorrell Wright un po’ in calo di rendimento dopo la super stagione ai Warriors e Robin Lopez per dare man forte sotto canestro.

Previsione: Infermeria permettendo, a Portland c’è materiale per fare bene MA non benissimo purtroppo… felici di essere smentiti pronostichiamo una stagione da 42-45 vittorie con obiettivo settimo-ottavo posto nella western

“Bentornato” a Toronto un po’ freddino per il Mago

Seconda esibizione stagionale per i Knicks, questa volta di scena a Toronto.

Non che ci aspettassimo saluti in pompa magna o cose del genere, però addirittura i “booo” già dal pre-stagione la dicono lunga sul “calore” dei tifosi nei confronti di Andrea Bargnani.

Per la cronaca, nella sconfitta di NY, il Mago ha messo a referto 10 punti e 4 rimbalzi in 22 minuti di gioco.

Preview: Phoenix Suns

La stella: ???

La novità: Eric Bladsoe

Il giovane: Alex Len

Se c’è un posto al sole, non è quello dei “Soli”.
I Suns sono una di quelle squadre che sul petto hanno stampato a caratteri cubitali la scritta “Ricostruiamo”.
Non ci sono giocatori considerabili tra i top-50 (forse anche 70, stando al ranking di ESPN) e le uniche punte di diamante possono essere i due (!!!) playmaker titolari: Dragic, reduce da un europeo eccellente e l’energico Bladsoe, libero finalmente (???) di giocare come starter senza avere davanti CP3 come accadeva nei Clippers.
Dal draft è arrivato il big-man bianco Len di cui si parla molto bene, ma che dobbiamo vedere in azione per poter capire di che pasta sia fatto; il resto bene o male è sempre quello: i gemelli Marshall e Gortat sotto canestro.

Previsione: facciamo 25 vittorie stando larghi?