La star: Carmelo Anthony
La novità: Andrea Bargnani
Il giovane: Tim Hardaway Jr
Dopo la convincente stagione dell’anno scorso, terminata nei playoff contro i Pacers, i Knicks devono cercare di ripetersi, anche se mai come quest’anno sarà impresa ardua.
Sulla competitività della Esatern ne abbiamo già parlato visto che le principali contender sono già state presentate, quindi ci limiteremo a parlare di NY.
Partiamo dall’estate durante la quale sono arrivati principalmente Metta World Peace, Andrea Bargnani e dal draft Tim Hardaway Jr. MWP avrà il compito di portare energia e difesa presumibilmente dalla panchina in modo da garantire intensità anche con la second-unit, mentre per Bargnani il discorso è un filo più complesso.
Reduce da una stagione negativa anche per colpa degli infortuni, il Mago è chiamato a riprendersi sulla piazza più critica della NBA, per giunta in un ruolo davvero difficile per diversi motivi: come eventuale titolare dovrà per forza giocare da 4 vista la presenza di Chandler come 5, mentre come cambio potrebbe dover giocare da centro, con tutto quello che ne consegue in relazione al suo tipo di gioco. In più, tra le ali forti dei Knicks ci sarebbe pure Amar’e Stoudemire con i suoi 21 milioni di contratto che stanno virtualmente impedendo a NY di poter schierare la seconda VERA superstar accanto ad Anthony, in modo da sgravarlo dei perenni raddoppi di marcatura a fronte di una limitata pericolosità offensiva del resto della squadra, fatta eccezione per JR Smith nelle serate-SI.
Attenzione al rookie Hardaway, figlio d’arte. Con l’indisponibilità iniziale del già citato Smith potrebbero liberarsi già da subito diversi munti nel ruolo di guardia e l’occasione per mettersi in mostra potrebbe arrivare prima del previsto.
Previsione: le 54 vittorie dello scorso anno potrebbero non arrivare, anche se il vero interrogativo resta quanta strada possano fare i Knicks oltre il primo turno.