Buon compleanno… Mark Price

Sarà anche che è venerdì, giorno in cui di norma di mangia pesce, però quello di oggi è veramente un compleanno tutto fosforo.

Pur senza scomodare John Stockton (anche se l’abbiamo appena fatto), Mark Price ha rappresentato il prototipo del VERO playmaker senza però rinunciare alla fase realizzativa come dimostrano i 15 punti abbondanti di media nel corso della sua carriera trascorsa in gran parte a Cleveland.

Negli anni dei Cavaliers, insieme a Brad Daugherty, costituivano una delle coppie di All Star più affiatate della Lega permettendo sempre alla loro squadra di fare strada nei playoff dove però dovevano fare i conti con i Pistons prima e i Bulls poi.

Pur senza avere numeri clamorosi nella voce assist (6,7 media in carriera, con punte di 10,4 nel 90/91) Price è sempre stato un play ordinato con una straordinaria efficienza al tiro da ogni parte del campo: può infatti vantare di essere uno dei pochi iscritti al club del 50-40-90 nel corso di un stagione(almeno 50% complessivo, 40% da tre punti e 90% ai liberi). Leggendo le medie carriera al tiro si rimane colpiti dalla precisione: 47% complessivo, 40% dall’arco e uno stupefacente 90% dalla lunetta.

Curiosamente, ma anche segnale di come stava cambiando l’economia dell’NBA, ha guadagnato 14 milioni di dollari sui complessivi 28 nelle ultime 3 stagioni (sulle 11 totali) nelle quali anche a causa di infotuni, il suo rendimento era solamente un’opaco ricordo dei bei tempi dei Cavs.

Mark_Price

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