Buon compleanno a… Jamaal Tinsley

Che dire del buon Jamaal, ora in forza ai Jazz come play di riserva dopo gli anni trascorsi ad Indiana?

tinsley
Poche cose, chiare e non didascaliche per una volta (ci proviamo):

  • già famoso in giovane età vista la sua frequentazione assidua del Rucker Park di NY con il nickname di “Mel Mel The Abuser” (soprannome che in parte gli è rimasto dato che nell’ambiente è conosciuto come “the Abuser”)
  • altezza da play, ma stazza e movimenti in post da “big-guy” abbinati al suo proverbiale ball-handling da favola.
  • da quando si conteggiano tutte le voci statistiche, è uno dei soli 4 giocatori (oltre a Divac, Camby e Kirilenko) ad aver confezionato una 5×5: almeno 5 punti, rimbalzi, assist, stoppate e recuperi… ci è riuscito nel 2001 mettendo a referto 22 punti 7 rimbalzi 15 assist, 5 stoppate (!!!) e 6 recuperi

Qualche assaggio di “abusing”:

Accadde ieri… 27 febbraio 2013

Warriors-Knicks: che gara! la spuntano i Knicks grazie a qualche giocata finale di Melo (35 punti) e Smith (26) che sfruttano i secondi possessi garantiti dalla montagna di rimbalzi catturati da Chandler (28 di cui 10 in attacco)… ma l’eroe delle serata è ovviamente Stephen curry con i suoi 54 punti e un mirabolante 11/13 da 3 punti… fortuna che questo non è un All Star… giusto per la cronaca i 54 punti sono il massimo stagionale per qualunque giocatore.

Bucks-Rockets: serve un fortunosissimo buzzer beater di un super Monta Ellis (27 punti, 6 rimbalzi, 13 assist, 6 recuperi) per dare la vittoria a Milwaukee sui padroni di casa… per Houston ottima prestazione di Asik che cattura 22 rimbalzi ai quali aggiunge 16 punti… permetteteci un inciso su una nostra vecchia-giovane conoscenza del campionato italiano: Motiejunas debutta in quintetto e in 26 minuti fa registrare 13 punti con 7 rimbalzi e 5 assist.

Nuggets-Blazers: a Denver occorre un layup di Andre Miller negli ultimi possessi per avere la meglio sui Blazers… ancora privi di Gallinari, i Nuggets si affidano alla coppia Iguodala (29 punti, 7 rimbalzi, 8 assist) Lawson (30,2,6)… tra le fila di Portland ancora molto bene il rookie Lillard autore di 26 punti.

Nota  a parte: nel +45 finale contro gli Hornets, Kevin durant realizza un’altra tripla doppia con 18 punti, 11 rimbalzi e 10 assist in poco più di 27 minuti

Nota a parte 2: altro 0 per il Mago in 16 minuti di gioco

Buon compleanno a… James Worthy

Tutti in piedi signori!

Quello che ci accingiamo a celebrare è uno dei compleanni NBA più sottovalutati a livello mediatico.

James Worthy è stato molto di più di “quello con gli occhiali dei Lakers, ma non Kareem” oppure “un’ala dei Lakers dello showtime”.

worthy

Worthy fu clamorosamente dominante al college con i colori di North Carolina negli anni in cui la gente cominciava a conoscere un altro Tar Heel, un certo Michael numero 23. Il fatto è che il “Jordan della situazione” in quella squadra era Worthy.

Scelto con la chiamata numero 1 dai Lakers nel 1982 (grazie ad uno scambio con i Cavs che avevano ceduto la loro futura prima scelta, senza sapere che nel 1981/82 avrebbero avuto il peggior record della lega), il nostro James si inserì alla perfezione negli ingranaggi spettacolari dei gialloviola fin dai primi giorni.

Worthy, seppur rivestendo il ruolo di “figlio di un dio minore” per “colpa” di Magic e Kareem, riuscì a distinguersi specialmente nei playoff durante i quali esprimeva il suo miglior basket. Ne sono un esempio due episodi su tutti: nel 1985, durante la cavalcata verso il tirolo segnò 21,5 punti di media tirando con uno strepitoso 62%, mentre nella post season del 1988 riuscì nell’impresa di mettere a referto una tripla doppia in gara 7 della serie Finale segnando 36 punti, 16 rimbalzi e 10 assist venendo giustamente nominato MVP della serie.

Chiude la carriera con 3 titoli NBA (85,87,88), un titolo NCAA (82) e le medie di 17,6 punti e 5,1 rimbalzi per gara.

Dato che le cifre e le vittorie non rendono giustizia all’eleganza del festeggiato, ci congediamo proponendovi alcune delle sue migliori giocate in modo che possiate apprezzarne lo spessore tecnico.

Accadde ieri… 26 febbraio 2013

Kings-Heat: a Miami servono 2 OT per piegare la resistenza di Sacramento, ma soprattutto c’è bisogno di un LBJ stellare da 40 punti (season high), 16 assist (career high) e 8 rimbalzi… Wade si “ferma” a quota 39 punti e per un solo punto lui e James non entrano nella storia per essere una delle poche coppie ad aver segnato 40 punti nella stessa gara (in redazione ci ricordiamo Jordan e Pippen come ultimi a riuscirci, ma potremmo aver dimenticato qualcuno di più recente).

Cavs-Bulls: pur privi di Uncle Drew, i Cavaliers riescono ad avere la meglio su Chicago dopo 11 sconfitte consecutive contro i Tori… tra le fila dei Cavs, molto bene il rookie Waiters, di cui vi avevamo parlato bene un po’ di tempo fa, che fa registrare 25 punti con un ottimo 10/16 al tiro… Beli chiude con un impreciso 3/10 per un fatturato complessivo di 8 punti in 22 minuti.

Nets-Hornets: c’è bisogno di un Deron Williams dei tempi d’oro per avere la meglio sui futuri Pelicans in quel di New Orleans: 33 punti e 8 assist… permetteteci di sottolineare ancora una volta l’ottima prestazione del play Vasquez autore di 20 punti, 8 rimbalzi e 7 assist con 3 recuperi: uno dei giocatori che sono cresciuti maggiormente rispetto alla stagione passata.

Bucks-Mavericks: nonostante la prestazione di Dirk da 21 punti e 20 rimbalzi, Dallas subisce la rimonta di Milwaukee nell’ultimo quarto per il 95-90 finale… anche per i Mavs, così come per i Lakers, arriva una sconfitta che complica la rincorsa verso l’ottavo posto playoff…

Buon compleanno a… Sasha Danilovic

Idolo di molti in Europa, specialmente a Bologna, celebriamo oggi il compleanno di un grande del basket Europeo: Sasha Danilovic.

danilovic

Probabilmente di quanto ha fatto in Europa saprete già tutto, dai titoli vinti al tiro da 4… Noi ci occuperemo della sua breve parentesi americana.

Scelto dai Warriors nel draft del 1992 con la chiamata numero 43, Danilovic non arrivò nella NBA prima della stagione 95/96 e dubuttò con i Miami Heat dato che i suoi diritti vennero scambiati nel corso dell’operazione che portò a Golden State il libanese Seikaly.

Pur giocando solo 19 partite a causa di infortuni, Sasha si esibì in un basket di livello davvero ottimo, producendo 13,4 punti a partita in circa 28 minuti di impiego tirando dall’arco con oltre il 43%.

E a proposito di grande distanza, vorremmo proprovi la chicca del suo 7/7 contro New York:

La stagione seguente, a campionato in corso venne ceduto a Dallas nello scambio che fece arrivare Jamal Mashburn in Florida, e di fatto fu la sua ultima esperienza in suolo americano prima di tornare in Europa dove avrebbe poi proseguito il suo cammino vincente con la maglia della Virtus Bologna.

Accadde ieri… 25 febbraio 2013

Wizards-Raptors: altra vittoria per Washington (7-3 nelle ultime 10) trascinata dal rookie Beal autore di 20 punti con 6 rimbalzi… tra le fila di Toronto, dopo due serate a secco si rivede il Mago a referto: 8 punti e 3 rimbalzi in 21 minuti… sì ma…che amarezza!

Hawks-Pistons: grazie ad uno strepitoso Horford (23 punti + 22 rimbalzi) Atlanta si impone sul campo di Detroit dove però torna a farsi notare una nostra vecchia conoscenza italiana (Jerebko 21 punti e 6 rimbalzi).

Lakers-Nuggets: si ferma a 4 la striscia di vittorie di L.A. nonostante le belle prestazioni di Kobe (29 punti, 6 rimbalzi e 9 assist) e Howard (15 + 14 rimbalzi e 4 stoppate)… anche senza Gallinari, ben sostituito dal sempre positivo Chandler (23), Denver fa valere il fattore campo e porta il bilancio stagionale sul 36-22.

Celtics-Jazz: altro OT per Boston, altra partitona di Paul Pierce (26+7+8) che come al solito si carica i biancoversi sul groppone e li porta verso la W con un paio di giocatone… ancora molto bene Bradley che chiude con 18 punti, 5 rimbalzi e 4 assist… da segnalare la prestazione di Hayward, uno dei nostri prediletti che fa registrare con 26 punti.

Fisher di nuovo ad OKC

È di nuovo accordo tra i Thunder e il 5 volte campione NBA Derek Fisher.

Dopo le 20 gare di stagione regolare e tutta la cavalcata playoff fino alla finale dello scorso anno contro Miami, Fisher tornerà a dare il suo contributo di esperienza come terzo playmaker per KD e soci.

Pur avendo iniziato la stagione con Dallas, a causa di un infortunio “da Fish” ha chiuso anzitempo la sua avventura texana e non più tardi di oggi ha riformato per OKC.

Buon compleanno a… Jimmer Fredette

Ci scusi Noah se non celebriamo il suo compleanno, ma preferiamo dedicare lo spazio di oggi a quello che fino a poco meno di un anno e mezzo fa era addirittura una mania: la Jimmer-mania.

fredette

Attualmente, tra le fila dei Kings, il nostro Jimmer non riesce a trovare sufficiente spazio per farci godere così come faceva quando era al college visto che non gioca più di 15-18 minuti a partita (per poco più di 7 punti a gara)… come dite? forse è lui che è destinato a non rendere al piano superiore?

TACETE ERETICI!

Gustatevi qualche chicca della Jimmer-mania ai tempi di Brigham Young University:

Accadde ieri… 24 febbraio 2013

Lakers-Mavericks: spettacoloso duello tra Kobe (38 punti, 12 rimbalzi e 7 assist) e Dirk (30 e 13 rimbalzi, entrambi season high) che vede prevalere il Black Mamba… a seguire dichiarazioni di stima reciproca tra i due contendenti… da segnalare il tweet di Bryant (amnesty THAT) dedicato a Cuban (proprietario dei Mavs) che suggeriva ai Lakers di usare la amnesty per liberarsi di Kobe.

Warriors-Timberwolves: dopo essere stati in vantaggio tutta la gara, le speranze di vittoria di Minnesota si infragono sul ferro del floater di Ridnour… per i Warriors ancora molto bene Jack (23 + 8 assist), mentre tra le fila dei Wolves spiccano le prove di Williams (23+12) e di Rubio, autore di 16 punti, 11 assist, 8 rimbalzi e 6 recuperi.

Sixers-Knicks: si ferma a quota 4 la striscia di sconfitte dil fila (season high) dei Knicks… gara abbastanza in equilibrio e piuttosta tesa (vedi doppio tecnico a Chandler e Hawes) che vede vittoriosa NY grazie ai 29 punti di Melo e ai 22 di Stat con soli 10 tiri.

Bulls-Thunder: sonoro +30 rifilato da OKC ai danni di Chicago che va sotto in tutti e 4 i quarti… nei 23 minuti in campo, Belinelli confeziona 9 punti senza esaltare, rimanendo perfettamente in linea con la prestazione dei Tori…

Bynum e un rientro non a breve termine

Dopo il primo allenamento a fronte dello stop forzato a causa di un problema al ginocchio, Andrew Bynum sembra molto lantano da un rientro in campo.

Queste le dichiarazioni di coach Collins:

“He looked like a guy who hadn’t played in nine months. I don’t think any bells and whistles should be sent off that he’s close to playing.”

Nonostante Bynum avesse assicurato che sarebbe tornato entro la fine della stagione, il coach dei Sixers conclude amaramente:

“It’s amazing seeing him standing out there; he distorted the whole practice. You get visions of what might’ve been … He’s said that he’s going to play, but this season is slipping away. We’ve got 24 games after (this weekend). We’re eight (games) under .500, and we’ve got to play the Miami Heat four times.”

Davvero un peccato visto che Philadelphia sta crescendo un nucleo di giovani leoni che avrebbe sicuramente giovato della presenza interna dell’ex Laker.